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Il Tao l'enigma

IL TAO L'ENIGMA

 

Il Tao, questo affascinante sconosciuto.
Su questo intricato ma semplice argomento (ed ecco il primo paradosso!) sono stati scritti migliaia di libri pesanti come mattoni e sono stati versati fiumi di parole; eppure anche dopo un'attenta lettura dei "testi sacri" la comprensione del tutto, sfugge e si resta confusi.
Non sara' il mio l'ennesimo tentativo di spiegare con le parole cio' che e' comprensibile soltanto viaggiando ad un livello diverso di percezione, tuttavia provero' lo stesso ad esprimere la mia umile opinione in merito.
I "grandi testi" cosi' recitano:
Il Tao (la via n.d.r.) e' colui che non puo' essere detto (spiegato, n.d.r.).
Il Tao che puo' essere detto non e' il vero Tao.

Siamo al paradosso, il Tao non puo' essere efficacemente spiegato a parole eppure in qualche modo ogni testo tenta di darne delle spiegazioni. Esso viene "tradotto" come la via, il percorso naturale che l'uomo puo' seguire in sintonia con la natura, in senso piu' esteso con l'universo, in armonia con il microcosmo ed il macrocosmo.
Quando siamo in contrasto con il naturale scorrere delle cose creiamo una disarmonia universale e ci allontaniamo dalla via universale.
Inquinare l'ambiente ci avvicina al Tao?
Inquinare il pensiero delle persone ci avvicina al Tao?
Correre per 50 km con le proprie gambe lottando contro il tempo ci avvicina al Tao?
La barca che si contrappone al vento invece di sfruttarlo a suo vantaggio cosa fa?
Armonizzare invece di contrastare sono le basi del Tai Chi Chuan e dell'Aikido.
E' un principio supremo, un punto di arrivo, un lungo percorso che sembra non arrivare mai alla meta.
E' il percorso che e' importante.... Dimentica l'obiettivo finale.
Passeggiando in montagna ammira le meraviglie della natura non pensare al ghiacciaio sulla cima della vetta.
Utilizza cio' che e' adatto e naturale, le gambe per camminare, una bicicletta per correre, il tuo corpo per tonificarti muscolarmente, il frantoio per spremere le olive.
Oggigiorno abbiamo un eccesso di informazioni e di mezzi a disposizione, scegli cio' che e' utile.
Semplificare avvicina alla via.
Come gia' detto le parole non possono spiegare il Tao ma il Tao puo' essere ascoltato.
In una bella giornata d'inverno sulla spiaggia semideserta di Sabaudia prova ad ascoltare il canto delle onde, il suono della vegetazione agitata dal vento e percepisci i profumi della salsedine e dell'ambiente circostante.
Il Tao comunica tramite le emozioni profonde e rende inutile il verbo.
Nessuno dopo aver "ascoltato" il mare potrebbe mai inquinarlo, ed agire contro di esso sarebbe come agire contro se stessi.
Forse e' questo che i saggi intendevano quando hanno scritto: il Tao non puo' essere detto.
Imparare a percepire anziche' capire razionalmente ci avvicina al Tao che tutto sommato non e' cosi' slegato dall'autentico e non istituzionalizzato concetto di Dio.
Dio come il Tao non puo' essere spiegato ed ogni tentativo di spiegazione ne riduce e persino ne annulla il significato autentico.
Educare a percepire e' stato sempre uno degli scopi dei taoisti.
Il ragionamento razionale puo' essere utile in molti casi ma soltanto se si definisce il suo campo di azione e se ne riconosciamo i limiti.
Ragionare sulla fisica (almeno quella newtoniana) e' efficace, ragionare sul Tao e' stupido.


Ricercare il Tao e' una bella esperienza di vita di cui a volte vediamo solo l'inizio.               

G.Anastasi

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2 Grand Master Tai Chi (posizione frusta semplice)