I mobili sono una metafora affascinante della vita.
Possono essere belli e senza di essi una casa è davvero vuota.
Oltre a riempire la casa forniscono un servizio; sono utili.
Un mobile di qualità, magari in massello, creato da qualche bravo artigiano di qualche secolo fà può avere un certo fascino, è un mobile antico.
Esso racconta qualcosa di sè, ogni volta che lo guardiamo traspare il suo passato, ce lo immaginiamo in una sala enorme di un castello e sentiamo il suono degli strumenti del falegname che lo ha creato con amore e perizia.
Udiamo la pialla ed il cesello per gli intarsi in una bottega del centro innevata di segatura.
Un mobile antico sopravvive negli anni, vince la battagla contro il tempo e ha un certo fascino persino se siete uno che (come me ad esempio) non è un amante del genere.
Immaginiamo un armadio di qualche decennio fa, magari costruito nel dopoguerra in una fabbrica, fatto in economia con materiali poveri .... Oggi possiamo dire soltanto che è vecchio.
E' un mobile vecchio.
Il tempo non lo ha premiato, ma ha lasciato su di lui solo quei segni che hanno deteriorato qualcosa che non è stato mai bello.
E' la metafora della maturità.
Quando ero bambino credevo che il tempo rendesse saggezza.
Guardavo le persone anziane, il loro sguardo, le loro rughe raccontavano qualcosa di loro, qualche volta percepivo le loro esperienze senza avere vissuto mai con loro.
Erano come un mobile antico.
Con gli anni ho imparato che il tempo non sempre ci rende "mobili antichi" che raccontano un vissuto interessante, patrimonio per gli altri, ma spesso con tutto il rispetto, l'avanzare dell'età rende vecchi.
Sempre e soltanto vecchi.... ed a qualsiasi età.
E' una questione di spirito e di saggezza.
Il tempo è solo l'opportunità su questa terra di imparare davvero qualcosa, di semplificare la vita ed arrivare all'essenza delle cose per divenire appunto "mobili antichi".
Chi ha invece perso la scommessa con il tempo, chi non riesce a cogliere i segnali della vita, chi non è riuscito a schiudere il cuore ne ad innamorarsi di un paesaggio di montagna sotto le luci del tramonto, ha incamerato solo vecchiaia e i solchi delle rughe raccontano solo miseria interiore, o nel migliore dei casi non raccontano nulla.
L'età anagrafica e quell'esperienza che dovrebbe generare saggezza, non sono sempre correlate ma a volte prendono binari diversi che come rette parallele, non si incontrano mai.
Mi capita a volte di vedere vecchi maestri, eseguire una forma di Tai Chi raccontando di loro.... nel linguaggio del corpo traspare il loro passato, i loro trascorsi, le ore incessanti di allenamento, la sofferenza, e le soddisfazioni per i risultati.
Chissà quanti allievi hanno avuto e quanti hanno attinto alla fonte della loro conoscenza ed esperienza.
Come "mobili antichi" non passano di moda.
Dedicarsi ad un'arte qualunque essa sia e coltivare degli interessi, aiuta a mantenersi giovani (dentro) ed a vincere la battaglia contro il tempo: esso passa inesorabile ma è servito a qualcosa.
L'utilizzo proficuo del tempo è l'opportunità per cercare di rendere noi stessi con lo scorrere degli anni, unici ed autentici mobili antichi.
G. Anastasi